Teaching: Back to Bodies

Proposta di didattica sperimentale

Titolo dell’insegnamento: Back to Bodies: teorie e pratiche dei corpi in azione

SSD: M-Fil/04.

Docente proponente: Professoressa Chiara Cappelletto, Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti”, Università degli Studi di Milano.

Corpo docente: Junior e senior scholars dell’Ateneo ed esterni all’Ateneo; performers di chiara fama; dal mondo delle professioni: ingegneri elettronici e informatici, designer del prodotto. Studiosi su invito.

Lingua di erogazione: Italiano e inglese. Le lezioni frontali saranno tenute in lingua inglese. I workshop saranno dispensati in inglese o, in alternativa, in italiano con traduzione simultanea in inglese.

L’insegnamento è incardinato nel corso di laurea magistrale LM-78 Scienze filosofiche

L’insegnamento è offerto per CFU liberi alle altre lauree magistrali di Ateneo

Prerequisiti: Conoscenza della lingua inglese.

Ore di insegnamento: 40.

CFU massimi erogati: 6.

Numero massimo di studenti ammessi: 30.

Numero minimo di studenti ammessi: 5.

Criterio di ammissione: Certificazione della conoscenza della lingua inglese e lettera di motivazione in cui sarà chiesto di indicare a) le conoscenze teoriche acquisite durante la laurea triennale, b) le ragioni per cui si è scelto un determinato argomento per la stesura dell’elaborato triennale, c) le eventuali esperienze fatte in ambiti extra accademici, d) cosa ci si aspetta da questo insegnamento.

Frequenza obbligatoria.

Programma: Questa proposta di didattica sperimentale fa tesoro del lavoro di ricerca e dell’insegnamento svolto dal 2017 all’interno del gruppo di ricerca dipartimentale PIS – Performing Identities Studies www.pis.unimi.it. PIS – istituzionalizzatosi come Lab di Dipartimento nel 2019 – ha come obiettivo lo studio interdisciplinare delle condizioni epistemiche, dei media e degli artefatti che partecipano ai processi di soggettivizzazione.

Back to Bodies si propone di rispondere a due esigenze fortemente sentite dall’attuale corpo studentesco delle lauree magistrali:

1) Esigenza teorica: Lockdowns, smart working e didattica da remoto hanno introdotto il rischio di una smaterializzazione dei soggetti coinvolti, che possono vedere depotenziate le proprie capacità espressive, percettive e propriocettive da un lato, e di azione e relazione dall’altro. In ambito universitario ciò ha provocato la frammentazione del corpo studentesco e ha indebolito la relazione docente/discente.

  • L’insegnamento si propone di ridare centralità all’interazione tra i corpi situati delle studentesse, degli studenti e delle e dei docenti, connotati per età, sesso, genere, (dis)abilità specifiche, in uno spazio condiviso.

2) Esigenza professionale: La diffusione di podcast, tutorial e università digitali, aumentata nella fase pandemica e post pandemica, rende sempre più evidente la necessità di integrare la didattica frontale con ulteriori e diverse modalità di trasmissione del sapere attraverso l’utilizzo di molteplici fonti e strumenti che includano, ma vadano oltre, la lettura di testi e la discussione orale.

  •  L’insegnamento si propone di dare centralità alla capacità progettuale delle studentesse e degli studenti, mettendoli nelle condizioni di utilizzare conoscenze e competenze apprese per implementare le proprie soft skills.

Il contenuto teorico dell’insegnamento è strettamente legato alla parte performativa. La prima unità didattica sarà svolta nelle sede dell’Ateneo e dedicata alla lettura di alcuni testi classici della fenomenologia della percezione in ambito estetico ed enattivista, e in quello della filosofia della tecnica. I testi saranno messi in relazione con contemporanee aree di studio quali la post-fenomenologia e la fenomenologia critica, le scienze neurocognitive, la protesica, la teoria femminista relativa a una pedagogia impegnata a ricomprendere criticamente l’azione stessa dell’insegnamento come pratica corporea e situata. Si mostrerà come ogni attività di astrazione e modellizzazione dipende da uno “sfondo” (Wittgenstein, Zettel, §267) che non è solo culturale, sociale, economico e psicologico, ma anche corporeo ed estetico nel quale le stesse autrici/autori sono coinvolte/i. Questa analisi sarà svolta usando anche alcune nozioni chiave della 4ECognition contemporanea, come quella di affordance, agency, entanglement ed embodiment.

Seguirà una parte dedicata alle arti performative, in cui il corpo studentesco e quello docente parteciperanno a un workshop di mezza giornata condotto negli spazi universitari dalla Compagnia Virgilio Sieni che da anni lavora a livello nazionale e internazionale allo studio dei gesti e delle relazioni estetico-affettivo-sociali che ne risultano. Verrà chiesto alla Compagnia di aiutarci a comprendere come agiscono i corpi reali attraverso proposte di lavoro performative atte non solo a un ampliamento del panorama del sensorio dei partecipanti, ma anche allo sviluppo di una comunità del gesto (si veda http://www.virgiliosieni.it/scuola-sul-gesto-generale/).

In seguito al workshop performativo, due ore di lezione saranno dedicate alla discussione critico-teorica di testi fondamentali di teoria della performance, dopo le quali le studentesse e gli studenti collaboreranno in presenza con ingegneri della società italiana BLS, nella sede dell’azienda a Cormano (MI) in un workshop di mezza giornata. In questa fase sarà loro chiesto di lavorare su manufatti industriali (maschere), individuando i limiti dell’interazione con i loro corpi sensibili, attraverso un’analisi fenomenologica in prima persona e con giochi di ruolo*. All’azienda verrà chiesto di esplicitare quali sono i problemi di interazione corpo/artefatto che emergono sia quando un prodotto risponde alle richieste dell’utente che quando non risponde loro, in particolar modo nelle relazioni senso-motorie.

Progettazione: L’insegnamento si sviluppa all’intersezione di cinque assi:

1)   Dislocazione: Le studentesse e gli studenti fruiranno parte delle lezioni all’esterno degli spazi universitari. In particolare, il workshop con BLS si terrà nella sede dell’azienda.

2)   Interdisciplinarietà: Le studentesse e gli studenti avranno accesso non solo a fonti bibliografiche che provengono dall’estetica continentale in relazione alla fenomenologia della percezione, alle scienze cognitive, ai performance studies, agli studi sulle wearable technologies e agli studi di genere (interdisciplinarietà teorica), ma saranno anche portati a collegare teoria (conoscenza in terza persona) e pratica (conoscenza in prima persona e lavoro di gruppo) attraverso il lavoro con la Compagnia Virgilio Sieni e la società BLS (interdisciplinarietà pratica).

3)   Interattività: attraverso giochi di ruolo** l’insegnamento ripenserà creativamente le capacità di apprendimento e insegnamento dei partecipanti, ridistribuendo in tal modo agency critica e capacità propositiva. Le studentesse e gli studenti saranno titolati a esplorare attraverso la propria capacità critica e gli strumenti concettuali forniti in classe il proprio duplice ruolo di discente e docente.

4)   Intergenerazionalità: la crescente specializzazione disciplinare e la contemporanea moltiplicazione dei campi di studio rendono difficile offrire al corpo studentesco una didattica al contempo solida e aggiornata. Per ovviare a questo limite, il corpo docente che partecipa alle lezioni si caratterizza per la presenza di membri di diverse età (biografiche e accademiche), partendo da junior scholar fino a docenti strutturati. Coniugando gli studi di chi si trova in momenti diversi del percorso di formazione scientifica, l’insegnamento offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di entrare in contatto con differenti prospettive teoriche e metodologiche, oltre che con diverse esigenze pratico-teoriche e professionali.

5)   Didattica in co-presenza: Per supplire alla staticità delle lezioni frontali, l’insegnamento sarà erogato in co-presenza. Ciò consentirà a due o più docenti di interagire tra loro dando vita a un dibattito nel quale le studentesse e gli studenti saranno coinvolte/i.

Focus didattico: Back to Bodies è un insegnamento altamente “student oriented”, che integra in modo sperimentale lezioni frontali, esercizi di estetica applicata e collaborazioni professionali. Le studentesse e gli studenti adotteranno un approccio hands on e inizieranno a interagire con istituzioni esterne. Saranno chiamati a partecipare alla progettazione, alla realizzazione e alla valutazione dei contenuti teorici proposti dal corpo docente, dalle e dai loro pari e da loro stesse/i. Lavoreranno su una piattaforma condivisa (e.g., moodle e wooclap) così da implementare le conoscenze digitali di base e costruire un processo formativo di scambio intellettuale e critico con le/i proprie/propri pari.

Modalità di erogazione:

20 ore di didattica frontale in co-presenza dedicata al lavoro teorico di studio testuale.

5 ore di workshop condotto da Virgilio Sieni insieme alla sua compagnia.

2 ore di discussione teorica del lavoro performativo.

5 ore di studio applicato con l’azienda.

2 ore di discussione teorica del lavoro svolto.

6 ore di presentazione dei lavori preparati in gruppo, sia teorici che pratici.

Obiettivi formativi:

L’insegnamento si propone di fornire alle studentesse e agli studenti un approfondito percorso teorico e pratico sulle questioni centrali dell’estetica, con particolare riferimento alla fenomenologia della percezione e alla corporeità, mettendo in relazione i contenuti teorici con le richieste delle aziende che lavorano su processi cognitivi e con manufatti. Back to Bodies consentirà alle studentesse e agli studenti non solo di affrontare in autonomia testi  di autrici e autori fondamentali negli ambiti di studio citati, considerandoli altresì nelle relazioni interdisciplinari con i media studies, la psicologia cognitiva, l’antropologia, i disabilities studies, le teorie femministe, così da approfondire la preparazione triennale, ma di comprendere il legame tra formalizzazione concettuale e applicazione pratica.

Le studentesse e gli studenti saranno inoltre in grado di implementare e applicare le nozioni acquisite in particolare negli ambiti professionali dell’insegnamento nella scuola primaria e secondaria, di operatore della formazione e della divulgazione, di coordinatore di progetti culturali nel contesto del settore pubblico e privato, e nel rapporto con le aziende.

Risultati apprendimento attesi:

Conoscenza e comprensione:

Le studentesse e gli studenti acquisiranno una conoscenza approfondita e una consapevolezza critica delle teorie e dei temi trattati nell’estetica e nella fenomenologia contemporanea applicata, e sapranno discriminare tra diverse strategie argomentative e di indagine. Saranno discusse le nozioni di affordance, prensione, protesi, agency, performance, embodiment, e simulazione incarnata. Attraverso questo percorso, saranno invitati a un confronto dialettico con i concetti fondamentali di questo campo di studi, e alla comprensione dei suoi metodi e del suo lessico specifico attraverso diverse e complementari pratiche di studio.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione:

Le studentesse e gli studenti svilupperanno la capacità di applicare i quadri concettuali delle teorie discusse e le metodologie di analisi situata a problemi teorici e contesti pragmatici che interessano la produzione di wearable technologies, gli studi visuali e le pratiche performative, ricorrendo a concetti e argomenti adeguati e adatti allo stato attuale delle ricerche e della produzione industriale. Saranno in grado di mettere in relazione modelli teorici tra loro alternativi, di adottare una prospettiva multi e interdisciplinare attraverso la quale ampliare le fonti teoriche e pratiche di riferimento a seconda delle necessità poste da case studies diversi. Saranno quindi capaci di lavorare in una logica di start-up e proof of concept, e di proporre sia a titolo individuale sia come membri di un gruppo soluzioni originali a problemi teorici, organizzativi e operativi posti da individui e enti.

Materiale di riferimento

I titoli in programma sono indicativi. Back to Bodies mette a disposizione delle studentesse e degli studenti la Collezione speciale PIS disponibile on line sul sito della Biblioteca di Filosofia del Dipartimento https://unimi.primo.exlibrisgroup.com/discovery/collectionDiscovery?vid=39UMI_INST:VU1&collectionId=81341822370006031

Partners:

Compagnia Virgilio Sieni www.virgiliosieni.it

BLS https://www.blsgroup.com/

Modalità di verifica dell’apprendimento: esame, da sostenere attraverso la realizzazione e la discussione in aula, dopo avere ricevuto i feedback del corpo docente, di uno dei due prodotti sotto citati.

1) Approfondimento teorico: stesura individuale di un breve elaborato in inglese di 3000 parole a stampa che prende a oggetto un testo indicato dai docenti nel quale sviluppare il medesimo tipo di analisi critica che è stata svolta a lezione su testi analoghi.

2) Sviluppo di soft skills (leadership, pensiero laterale, team-building, peer-cooperation): Dopo una serie di case studies esaminati, una analisi critica e una problematizzazione arricchita dal confronto con performer e azienda, la studentessa o lo studente ideerà un progetto di gruppo che avanzi soluzioni per risolvere il gap tra immaginazione astratta del corpo e performance corporee reali così da ridurre le “Skills mismatch tra istruzione e domanda di lavoro e ampliare la “Limitata integrazione dei risultati della ricerca nel sistema produttivo” (si veda PNRR). (I parametri della valutazione saranno esplicitati prima dell’erogazione dell’insegnamento).

Criteri di valutazione: la partecipazione alle lezioni e ai workshop vale 50%; il progetto di gruppo e il paper valgono 25%; la presentazione del lavoro in aula vale 25%.

Giudizio di valutazione: voto verbalizzato in trentesimi.

La proposta è stata stesa dalla docente proponente, Professoressa Chiara Cappelletto, insieme ai membri di PIS: Nicole Miglio, Dipartimento di Filosofia – Unimi; Marta Calbi, Dipartimento di Filosofia – Unimi; Giulio Galimberti, Dipartimento di Filosofia – Unimi; Giulia Rignano, Institute of Philosophy – KU Leuven; Samuele Sartori, Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali – Unime.

* I Giochi di ruolo (RPG)  invitano i giocatori a creare mondi immaginari, esplorare identità, risolvere problemi e costruire comunità (Bowman, 2010; Caïra, 2007). Quando applicati al contesto pedagogico, essi  educano le persone a sviluppare o migliorare specifici comportamenti e abilità sociali (Crookall, Oxford, & Saunders, 1987; Mauriras-Bousquet, 1984). Gli Edu-RPG mirano anche a migliorare la capacità dei partecipanti di gestire l’imprevisto, ad aumentare le capacità di comunicazione e di leadership, a sviluppare l’assertività e una migliore comprensione della propria realtà (Bowman, 2014). Gli Edu-RPG possono essere utilizzati come attività di preparazione, per illustrare un evento, per una performance collaborativa o come esercizio di formazione. La valutazione di ciò che è stato appreso durante il gioco può basarsi, ad esempio, sulla qualità della realizzazione dell’esercizio, sull’adattamento alle regole prescritte, sui risultati educativi o anche sulla complementarietà del gruppo (Crookall, 2010; Kaufman & Sauvé, 2010).